sabato 1 settembre 2018

Festival della mente 2018

Festival della mente
Sarzana 1 settembre 2018

link ai video di tutte le conferenze dell'edizione 2018:
https://www.festivaldellamente.it/it/category/2018-it


1) IAN GOLDIN - Il nostro nuovo Rinascimento
https://www.youtube.com/watch?v=vMvCfySLmM4&feature=youtu.be


2) 
CRISTIANO GALBIATI - Gli Argonauti alla ricerca della materia oscura

https://www.youtube.com/watch?v=IAqPhAqPUkA&feature=youtu.be


3) 
MASSIMILIANO VALERII - Quali sono i miti d’oggi?

https://www.youtube.com/watch?v=OzDq0XOqGBI&feature=youtu.be
È svaporato il paradigma Stato come garante dell’avventura individuale


Gli italiani disconosco la piena autorità deliberativa allo Stato:
Quindi mi compro la casa, apro un’impresa sono decisioni che vengono relazionate al “rating di fitch” (entità sovranazionali)


I figli migliori condizioni dei genitori (vedi curva pil): meccanismo mobilità sociale
Patrimonializzazione più rete protezione dello stato
Crescita economica insieme a inclusione sociale
Crisi ha rotto il patto sociale:
Ne mobilità sociale ne conflitto sociale: cresce il rancore
Società del rancore (sensazione di aver subito un torto o non veder riconosciuto un merito)
Trappola del rancore e della nostalgia
I millenials sono pochi! 11 milioni su 50 sono diminuiti del 18%
Scarsità numerica quindi non politicamente appetibili
Meglio parlare di pensioni che di prospettive future: risultato una lost generation


Sono nati 450k bambini (nel 1861 erano 1000k nel 18 700k nel 46 676k)
Meno che nella guerra!
Giovani mai cosi istruita e qualificata come oggi! Aperti alla globalità! Competenze digitali
Eppure vengono tenuti ai margini!
Generazione perduta
1951 giovani < 31 anni 50% oggi 30%
Situaz reddituale giovani:
-20% rispetto giovani 1990
Sono nativi populisti
Naufragio 3 grandi narrazioni post ideologiche
  • sogno europeo
  • D
  • D
  • Perso la cultura del rischio (no più stato garante
  • Rottura patto sociale figli staranno meglio dei padri
  • Naufragio grandi narrazioni
Minacce: immigrati, IA, ecc
Insicurezza
  1. Paura della crisi (ritirato dal mercato liquidita pari al pil dell’ungheria)
  2. Privatizzazione del rischio: reati -10% ma 14% in più porto d’armi
3 Paura dell’altro: terrorismo (paura di declassamento nelle classi sociali quindi paura dell’immigrazione)
La paura emozione legittima e concreta
Inconscio collettivo del corpo sociale
Non serve dire che incidenza stranieri bassa ecc ecc: non serve contro la paura
Paura apocalisse culturale: noi italiani abbiamo paura un giorno di non riconoscerci più
New york 12.000.000 di immigrati in pochi anni (molti italiani)
Nella crisi imprese di stranieri +58%!
Integrazione!
Non serve per scongiurare paura dell’apocalisse culturale
Disintermediazione digitale


Incrementano il potere di bypassare il tradizionale mediatore (su media e su beni materiali home banking ecc ecc)
Trionfo del soggettivismo: al centro l’individuo ma non la società
Condivisione biografie personali
Nuova economia disintermediazione digitale: sposta redditività fuori dai circuiti tradizionali
Sono tutti grandi cambiamenti
Sull’immaginario collettivo impattano plasmando le aspirazioni individuali
Esso domanda di esser realizzato e determina le ns aspirazioni quindi le ns scelte
Tv e cinema nel dopoguerra plasmava un immaginario collettivo molto compatto
Formazione identitaria della nazione
Oggi forte individualizzazione cancella identità nazionale (ndr è un bene?)
Inizio nuovo millennio: distruzione budda, torri crollate, leheman bross con impiegati che se ne vanno
Iphone social tatuaggi
Il titolo di studio alla fine


Confronto immaginario collettivo giovani e vecchi secondo censis
Oggi deflazione delle aspettative!
Passioni tristi: oggi serve un pensiero forte per tempi di crisi


Filosofo tedesco emigrato in usa e poi in ddt dissidente poi rdf
Parla di gestire i sogni diurni gestire le attese
Marxismo corrente fredda (economia) ad una corrente calda (umanesimo)
Mi sveglio non ho quello che voglio
Condizione di angoscia diventa paura. Dobbiamo sperare per scongiurarla


4) ALESSANDRO BARBERO 
La Prima guerra mondiale. Il 24 maggio: l’Italia entra in guerra

- La Prima guerra mondiale. Caporetto
 - La Prima guerra mondiale. Dal Piave a Vittorio Veneto



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